... Che inizia a mostrare segni di invecchiamento, è essenziale considerare, come prima cosa, il ripristino dei volumi del midface, ossia del suo terzo medio; questo approccio condurrà ad un aspetto più sano e giovanile ricreandone l’originaria forma a V, tipica appunto della giovinezza.
I benefici si apprezzeranno anche in altre importanti aree come le regioni perioculare, nasolabiale, mandibolare.
In un viso giovane si apprezza la pienezza delle guance, una breve distanza tra il margine delle ciglia e la linea di passaggio tra la palpebra inferiore e il grasso che ricopre lo zigomo, che sfumano tra loro in maniera delicata. Il solco nasolabiale è appena accennato, la linea mandibolare a livello della parte inferiore del viso è tagliente e ininterrotta e forma la desiderabile forma a “V” di un viso giovane.
Con l’invecchiamento il viso perde il suo aspetto tridimensionale e comincia a denotare una mancanza di profondità, riducendosi in volume specie a livello delle guance e della regione sotto orbitaria, che diviene più scura e infossata.
Recenti studi hanno consentito di capire meglio i fenomeni che conducono all’invecchiamento del “midface”, cioè il terzo medio del viso.
La forza di gravità è uno dei principali fattori responsabili dellla discesa dei tessuti durante il processo d’invecchiamento.
Il grasso sovra zigomatico scivola verso il basso e verso l’interno; in concomitanza, si verifica una lassità cutanea e dei legamenti, che conduce ad una discesa dei muscoli facciali.
Questi cambiamenti provocano una accentuazione dei solchi nasolabiali e contribuiscono all’appiattimento dell’area zigomatica.
Inoltre si verifica una scanalatura della regione sotto orbitaria, un appesantimento delle linee del sorriso, una minore definizione del profilo mandibolare e un accumulo di cute in eccesso a livello del collo.
Si delinea in tal modo una antiestetica configurazione ad “U” del viso, che si assottiglia e nella donna comincia ad assumere un aspetto più mascolino.
L’invecchiamento del midface è caratterizzato quindi da quattro cambiamenti anatomici fondamentali:
• Discesa del pannicolo adiposo posizionato sopra lo zigomo
• Discesa della linea di transizione tra palpebra e guancia
• Aumento della sporgenza delle pieghe
• Perdita di proiezione delle guance
Nel viso esistono dei punti fissi, che rappresentano un meccanismo di resistenza contro la forza di gravità. Essi sono i cosiddetti Ligamenti di Furnas (zigomatici, mandibolari, platismatici, preauricolari) cioè i legamenti fibrosi di sostegno, che ancorano saldamente la cute del viso e del collo alle strutture profonde e impediscono il cedimento cutaneo, determinando in tal modo i lineament del viso.
La forza di gravità è uno dei principali meccanismi responsabili del processo di invecchiamento tanto è vero che esistono delle apposite strutture, come questi legamenti d ritenzione, che contrastano l’ineluttabile scivolamento verso il basso dei tessuti.
INFLUENZANO L’AREA DELLA PELLE CADENTE:
I DISCESA DEL GRASSO SOVRAZIGOMATICO
II AUMENTO DELLA PROMINENZA DELLA PIEGA NASOLABIALE
III PERDITA DEFINIZIONE LINEA MANDIBOLARE