Il ringiovanimento frazionale della pelle ha guadagnato sempre maggiore interesse sin dalla sua introduzione nel 2003.
Il laser CO2 resurfacing tradizionale (non frazionato) è stato il gold standard dal 1995 per il trattamento delle rughe, del fotoaging e dello skin tightening.
Possiede però una serie considerevole di limitazioni.
SVANTAGGI CO2 RESURFACING TRADIZIONALE:
-tempo di recupero lungo
-arrossamento prolungato
-ipopigmentazioni
-infezioni
-cicatrici
LASER FRAZIONALE
Il laser frazionale (Laser CO2 Frazionale) che emette una lunghezza d'onda di 10600 nm è lo stato dell'arte per lo skin rejuvenation ablativo. Secondo la regola della fototermolisi seletttiva questa lunghezza d'onda è specifica per l'acqua, che è quindi il cromoforo bersaglio.
La fototermolisi frazionale, eseguita con il laser CO2, utilizza spot inferiori ad 1 mm ed ha una comprovata efficacia per il trattamento di:
RUGHE
PIGMENTAZIONI
FOTOAGING
CICATRICI DA ACNE
Il laser frazionale è equipaggiato con uno scanner che suddivide il raggio in micro raggi multipli, che colpiscono la cute in altrettanto minuscole aree.
La cute interessata da questi pixel di luce (MTZ: micro thermal zones) è intervallata da cute sana (skip areas), che mantiene intatta la funzione di barriera e che guiderà il processo di riepitelizzazione, con conseguente riduzione del downtime rispetto al resurfacing tradizionale.
I minuscoli forellini, di diametro inferiore al millimetro, sede dell'ablazione del tessuto provocata dal laser, innescano un processo riparativo e vengono "riempiti" a partire dal tessuto sano che, come detto, giace loro attorno.
Si forma così una sorta di reticolo sulla superficie cutanea formato da circa un 20% di tessuto che viene vaporizzato ed un 80% non interessato dallo split della sorgente laser, quindi, molto importante, assolutamente integro.
Cosa avviene in sostanza? L'energia luminosa del laser si trasforma in calore una volta che colpisce il cromoforo bersaglio, rappresentato in questo caso dall'acqua tessutale. Il danno termico crea dei sottilissimi canali nell'epidermide e nel derma da cui partono i meccanismi di guarigione che conducono alla riepitelizzazione ed alla crescita di nuovo collagene.
Alla neocollagenesi contribuisce anche una quota di calore disperso in profondità nel derma (RTD: Residual Thermal Damage) che provoca una coagulazione del collagene presente, innescando appunto il processo, definito collagen remodeling, di sintesi e ricompattamento di questa proteina importantissima per l'architettura tridimensionale della pelle.
Si verifica quindi un lifting dei tessuti del viso collegato sia alla vaporizzazione della superficie cutanea che alla contrazione e crescita di nuovo collagene, un'attenuazione delle rughe e delle macchie solari e un miglioramento della texture.
Il laser frazionale è ben sopportato durante il trattamento, crea un modesto rossore ed edema, che svaniscono in genere nell'arco di 24-48 ore per lasciare spazio ad una pigmentazione brunastra diffusa della cute, che ricalca il disegno micro-puntiforme dello scanner, che si risolve spontaneamente.
I pazienti verranno istruiti per applicare a casa un'apposita crema ristrutturante.
Esistono fondotinta specifici, che consentono di camuffare i predetti segni post trattamento, che accelerano ulteriormente la ripresa delle attività socio-lavorative, rendendole pressochè immediate.